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di Giuseppe Longo
CIVIDALE – «Sono felice, poiché abbiamo scritto un capitolo di Storia, organizzando il festival dal vivo nonostante la pandemia, con garanzie di sicurezza e con un programma artistico di tutto rispetto. Vorrei ringraziare gli artisti e il pubblico per il loro straordinario supporto. Concludo il mio mandato triennale molto soddisfatto, perché ho mantenuto la promessa di riportare Mittelfest sulla scena internazionale e di portare in Friuli Venezia Giulia spettacoli di riconosciuta qualità nazionale e internazionale. In particolare, compagnie come i Berliner Ensemble e la Concertgebouw Jazz Orchestra di Amsterdam e produzioni del Centro Culturale Onassis di Atene, Maestri come Ivo Pogorelich, Luk Perceval, Marta Gornicka, Kornel Mundruczo, Jasmila Žbanić, Adrienn Hod e molti altri, che si sono incrociati con artisti ed enti del territorio come Giuliana Musso, Marco Maria Tosolini, Marco Feruglio, Rita Maffei, Valentina Volpe Andreazza, Marta Bevilacqua con gli Arearea, Doro Gjat, l’Orchestra Fvg, il Teatro Stabile di Trieste, Orchestra giovanile Filarmonici Friulani, Coro del Friuli Venezia Giulia e tanti altri». Così tira le somme di questa singolarissima edizione di Mittelfest il direttore artistico Haris Pašovic al termine dei suoi tre anni trascorsi al timone dell’importante manifestazione artistica e culturale cividalese. Che quest’anno ha dovuto fare i conti con quel nemico, duro a essere sconfitto, che si chiama Coronavirus e che ha fatto posticipare di alcune settimane il festival: dal tradizionale periodo di metà luglio alla prima quindicina di settembre. Una scelta che si è rivelata positiva – anche per le buone condizioni meteo – e che ha ripagato lo sforzo degli organizzatori, soddisfatti di aver vinto questa importante sfida con l’emergenza sanitaria, che si chiami Covid-19 o Coronavirus, che ha evitato la interruzione del festival, come è avvenuto per molte iniziative in regione. Ma che ne ha garantito la continuità, regalando alla città patrimonio dell’Unesco giornate di grande fermento artistico e culturale. E dimostrando che pure l’inizio dell’autunno meteorologico si presta per questo festival che, a conti fatti, ne ha sicuramente beneficiato.
Il direttore artistico Haris Pašovic.
«Era importante non fermare la tradizione di un festival storico e di riferimento per l’Europa Centrale e i Balcani e portare avanti la funzione dell’arte quale laboratorio di riflessione che genera futuro», dichiara infatti il presidente di Mittelfest, Roberto Corciulo – alla sua prima, difficile esperienza organizzativa, essendo stato eletto appena lo scorso inverno -, confermando che è stata un’edizione “necessaria” quella che si è appena conclusa, in un anno che ha presentato sfide globali inattese, con un forte impatto nel mondo della cultura. E il pubblico ha premiato il coraggio e la determinazione ad andare avanti partecipando numeroso – incoraggiato anche dalle ottime condizioni del tempo, quasi un ritorno d’estate -, con fiducia e gradimento per le proposte presentate, dimostrando di aver mantenuto vivo il desiderio di prendere parte a spettacoli dal vivo dopo il fermo del lockdown, e accogliendo con pazienza e disciplina le regole vigenti per l’emergenza sanitaria. «Ci consideriamo soddisfatti – aggiunge Corciulo – del risultato ottenuto, che corrisponde alle nostre migliori aspettative, date le misure prescrittive determinate dal Covid, per le quali sono stati dimezzati i posti disponibili, e la scelta di ospitare gli spettacoli in luoghi teatrali al chiuso. Fatte queste premesse, rapportando gli esiti della presente edizione con quella dello scorso anno, la percentuale di partecipazione è immutata”.
Nonostante le difficoltà dovute al periodo, infatti, il programma di Mittelfest 2020 ha potuto comunque offrire al pubblico 25 spettacoli (per un totale di 39 rappresentazioni) di rilievo regionale, nazionale e internazionale, 3 Mittelforum e 10 giornate di anticipazione nella rassegna “Aspettando Mittelfest”. Tutte proposte che hanno declinato e cucito il tema dell’Empatia con coerenza, portandone a galla le diverse sfaccettature e i valori per il mondo che verrà.
Si sottolineano in particolare alcuni nomi di artisti di spicco presenti nel calendario di quest’anno, quali Emma Dante, Giovanni Sollima, Vinicio Capossela, una giovane formazione dai Berliner Philharmoniker, e ancora Alessandro Benvenuti e Romeo Castellucci – questi ultimi con spettacoli in prima assoluta -, collaborazioni internazionali come quella con Dutch performing Arts, che per il secondo anno ha portato a Mittelfest spettacoli innovativi e tecnologicamente originali, e spettacoli poetici e di riconosciuto rilievo artistico come Immaculata del teatro nazionale sloveno di Maribor.
Proprio riguardo a ciò, si sottolinea ancora il buon esito di Mittelfest nel tessere importanti relazioni artistiche soprattutto sovranazionali, una nota che ha caratterizzato l’ultimo triennio, con la direzione artistica di Haris Pašović, il quale ha puntato molto alla valorizzazione della vocazione internazionale del festival, dalle origini sua peculiarità distintiva.
Ritornando agli esiti dell’edizione 2020, delle 39 rappresentazioni programmate (gran parte dei 25 spettacoli hanno infatti avuto più repliche, proprio per andare incontro alle richieste del pubblico), moltissimi sono stati i sold out. È questo il caso di spettacoli come Pandemonium di Vinicio Capossela (esaurito per 2 repliche), Misericordia di Emma Dante (esaurito 2 repliche), Folk Cello di Giovanni Sollima (esaurito 2 repliche), Srebrenica (esaurito 2 repliche), Dannatamente libero (esaurito 2 repliche), Segnale d’allarme (esaurito 2 repliche), poi: Il Rovescio, Sconfinati del Coro del Friuli Venezia Giulia, Meditations, e molti altri. Da evidenziare in questo senso i progetti nati sul territorio e per valorizzare la produzione culturale locale: Giorgio Mainerio, un misteri furlan, coproduzione Arlef – Mittelfest; Sconfinati, coproduzione Coro FVG – Mittelfest; i due Mittelforum, inseriti nelle belle cantine di Zorzettig e Moschioni (il terzo Mittelforum ha visto invece coinvolto Romeo Castellucci); il progetto in realtà aumentata EmpatiAR, proposto tutti i giorni del festival e andato tutti i giorni sold out; la collaborazione per l’apertura della nuova Galleria De Martiis con il progetto AROUNDreams.
Tutto ciò non ha solo un valore artistico, ma anche di concretezza per il territorio: Mittelfest 2020 ha impiegato 330 persone, di queste 270 sono artisti, parte di 27 diverse compagnie. E sono state coinvolte inoltre 55 aziende, per lo più della nostra regione, che hanno a vario titolo collaborato o lavorato a o per Mittelfest. Positivi in tal senso anche i risultati ottenuti attraverso la promozione della stampa: il festival ha trovato voce e spazio in 159 testate tra giornali, riviste, radio, tv, agenzie (55, di cui 25 nazionali e 30 locali) e siti web (questi 88), e testate internazionali (16 tra Austria – incluse la rete radiotelevisiva ORF e Kleine Zeitung della Carinzia -, Slovenia – con particolare attenzione della Radio Tv Slovena e della Rai in lingua slovena -, Bosnia e Balcani). Per un totale di circa 380 articoli/passaggi radio tv. L’attenzione su Mittelfest è stata tenuta alta anche nei mesi precedenti alla rassegna con 4 appuntamenti su Rai 5, che ha riproposto interamente spettacoli delle precedenti edizioni, e 4 puntate speciali su Telefriuli.
Per quanto riguarda il mondo digitale di Mittelfest, il sito www.mittelfest.org ha avuto circa 25mila visite dalla conferenza stampa generale dell’8 luglio al 13 settembre, da parte di utenti di provenienza varia, con in testa la città di Udine, e a seguire Milano e Pordenone. Dalla stessa data i social, strumento di comunicazione divenuto sempre più importante per contattare il pubblico affezionato e potenziale, le persone raggiunte dai post della pagina Facebook Mittelfest Festival e dall’account Instagram @mittelfest sono state circa 1,5 milioni; durante il festival sono state raggiunte circa 50mila persone al giorno, con 1 milione di visualizzazioni. Attraverso campagne social apposite, è stato inoltre fatto conoscere Mittelfest a 30mila persone in Austria e a 50mila persone in Slovenia. Va poi segnalata la novità di questa edizione di anticipare il festival con 10 giorni di proposte raccolte nel calendario di Aspettando Mittelfest, con cui sono state attivate collaborazioni dirette nell’area e con le istituzioni economiche (Confartigianato, Confcommercio, Consorzio tutela vini Colli orientali del Friuli e Ramandolo, Agrifood eccetera) e attraverso cui è stato possibile costruire una rete di appuntamenti capaci di raccontare il territorio da diverse prospettive culturali, enogastronomiche e di artigianato. Per dare anche qui dei dati social, la promozione di questo programma ha avuto 400mila visualizzazioni tra luglio e agosto su Fb e Instagram, circa 8mila al giorno.
Ancora sul tema delle sinergie attivate dal festival, per uno sguardo lungimirante sul futuro, che sempre più dovrà puntare sul lavoro di squadra e su attori che costruiscono progetti insieme, portando ciascuno il proprio valore ed esperienza, Mittelfest ha potuto contare su 12 collaborazioni, 15 partner di progetto e sostenitori, 7 patrocini, tra questi ultimi ambasciate e consolati internazionali.
Mittelfest è stato realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Cividale, di CiviBank e di Ert FVG (soci in Associazione Mittelfest), e con il contributo di MIBACT, Fondazione Friuli, Camera di Commercio di Udine e Pordenone, ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, e Promoturismo. È sostenuto da Convivio Zorzettig, Fazioli, APT, e patrocinato da CEI – Central European Initiative, Ambasciata di Romania, Ambasciata d’Ungheria, Ambasciata della Repubblica Ceca, Consolato Onorario d’Austria – Trieste, Consolato Onorario della Repubblica Ceca – Udine, Consolato Generale di Romania – Trieste, Consolato Generale della Repubblica Slovena a Trieste e Consolato Onorario Russo. Sono media partner di Mittelfest Radio 3 Rai, Rai 5, Rai Cultura, Rai Friuli Venezia Giulia, Telefriuli. Mittelfest, infine, aderisce a European Festivals Association, Italiafestival.
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In copertina, il bellissimo centro storico di Cividale che ha fatto da cornice al Mittelfest 2020.